Le cose di Stifter

Stifter’s Dinge (Le cose di Stifter) di Heiner Goebbels – compositore e musicista tedesco, sperimentatore e creatore di installazioni tecno/performative – è una performance dedicata allo scrittore, poeta e pittore boemo di inizio Ottocento Adalbert Stifter. Stifter’s Dinge è – secondo le parole del compositore e regista tedesco – “una composizione per cinque pianoforti senza pianisti, una rappresentazione teatrale senza attori, una performance senza performer, in pratica un no-man show”. Le voci sono di William S. Burroughs, Malcolm X e Claude Lévi-Strauss, che racconta il suo piacere del viaggiare ma anche il suo desiderio di solitudine e la sua assoluta mancanza di fiducia nei confronti dell’uomo. Cinque amplificatori, cinque pianoforti disposti in verticale i cui martelletti sono guidati meccanicamente per produrre suoni, oppure rovesciati, aderenti a piastre di metallo, insieme a sacchetti di plastica che si riempiono con getti d’aria; e poi rulli, ventole, piatti, il tutto all’interno di una piattaforma che si muove avanzando impercettibilmente su rotaie verso il pubblico. In posizione ravvicinata rispetto al pubblico, tre vasche di eguali dimensioni che vengono riempite di sale e poi d’acqua. Impalpabili superfici che accolgono ombre, riflessi, parole, paesaggi mossi dalle vibrazioni acustiche. (Wolf Vostell) Un estratto di undici minuti della performance.

Da Giotto a Metastasio a Eminem

Giotto di Bondone (nato a Colle di Vespignano nel Mugello probabilmente nel 1267) è considerato l’artista che ha rinnovato la pittura italiana, così come Dante, suo contemporaneo, è ritenuto il ‘padre’ della lingua italiana. Pietro Metastasio, pseudonimo di Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (Roma, 3 gennaio 1698 – Vienna, 12 aprile 1782), è stato un poeta, librettista, drammaturgo e presbitero italiano. È considerato il riformatore del melodramma italiano. Eminem, pseudonimo di Marshall Bruce Mathers III (St. Joseph, 17 ottobre 1972), è un rapper, produttore discografico e attore statunitense. È considerato uno dei migliori artisti hip hop di sempre.

Refusi

È sempre più diffuso e conosciuto il fenomeno che gli americani chiamano Christmas Blues, o depressione natalizia. Da sempre, per l’atmosfera che lo caratterizza, il Natale è considerato il momento più magico dell’anno: alberi addobbati, luci colorate, tavole imbandite, melodie tradizionali, regali da mettere sotto l’albero. Tutta questa magia genera nella maggior parte delle persone sensazioni di gioia e di allegria: un vero clima di festa. Purtroppo, però, non tutti vivono il Natale così. (www.grupposandonato.it)

Magìa

Il 20 aprile 1992 al Wembley Stadium di Londra si è tenuto il Freddie Mercury Tribute, concerto in ricordo di Freddie Mercury, scomparso il 24 novembre 1991 all’età di 45 anni. Quella sera Annie Lennox e David Bowie hanno interpretato “Under Pressure” (“Sotto Pressione”), un brano scritto dallo stesso Bowie assieme ai Queen: talento e carisma allo stato puro.

Ma va tutto bene

“American Tune” è una canzone scritta da Paul Simon nel 1973; una canzone contro la guerra in Vietnam. «Se nella melodia del brano orecchie esperte riconosceranno echi di un’aria della “Passione secondo Matteo” di Bach, il testo fa riferimento appunto alla disillusione dell’uomo rispetto al contesto socio-politico, senza riferimenti politici precisi sull’attualità statunitense, che del resto non facevano parte dello stile di Simon.» (Angelo Zema) “Non conosco un’anima che non sia stata ferita / Non ho un amico che si senta in pace col mondo / Non conosco un sogno che non sia stato infranto / o messo in ginocchio…”

Non ci siamo solo noi

Il brano di Nick Cave & Warren Ellis “We Are Not Alone” fa parte della colonna sonora del film-documentario del 2021 “La Panthère des neiges (Velvet Queen)” di Marie Amiguet e Vincent Munier.

Un bambino visto di rado

Gli Elbow hanno condiviso il nuovo singolo “The Seldom Seen Kid”, anteprima del nuovo album di prossima pubblicazione “Flying Dream 1”. Curiosamente il brano ha lo stesso titolo del quarto album uscito nella primavera 2008.

Mahler, proprietà privata

La casetta di composizione di Gustav Mahler a Dobbiaco non è visitabile né visibile, neanche dall’esterno. Il nome del grande artista viene sfruttato esclusivamente a fini commerciali da imprenditori del tutto disinteressati alla cultura; e la pubblicità che si trova sui siti turistici ufficiali è ingannevole. Vergogna.