Il principe

Dopo la morte di Prince è circolato online un tweet secondo il quale, quando gli venne chiesto come si sentisse ad essere il miglior chitarrista vivente, Eric Clapton avrebbe risposto: «Non so. Chiedi a Prince». Molto probabilmente la citazione è falsa. Però questa straordinaria esecuzione di “While My Guitar Gently Weeps” di George Harrison-Beatles al 2004 Hall of Fame Inductions del 2004 (con Tom Petty, Steve Winwood, Jeff Lynne e altri) in effetti qualche dubbio lo lascia.

Nascondino

Sulle scene da ben oltre un decennio, Imogen Heap rappresenta uno dei pochi casi di artista femminile che, nell’affollato panorama anglosassone, mantiene la propria individualità al di fuori delle mode del momento; oltre ad essere dotata di una voce molto particolare e di una spiccata originalità creativa, continua a scrivere e produrre canzoni pop intime e delicate di tutto rispetto. (Damiano Pandolfini)

Di volta in volta

Live Around the World è un album dal vivo di Miles Davis; contiene registrazioni effettuate dal 1988 al 1991. Questa versione di Time After Time è stata eseguita a Chicago il 5 giugno 1989. Da brividi.

Tintinnabuli

La complessità e le molte sfaccettature sole mi confondono e devo cercare l’unità: cos’è questa cosa e come faccio a trovare la via per raggiungerla? Le tracce di questa cosa perfetta appaiono in molte forme e tutto ciò che non è importante svanisce. La tintinnabulazione è così… (Arvo Pärt)

Corrispondenze

La vera musica suggerisce idee analoghe in cervelli differenti. D’altronde, non sarebbe ridicolo qui ragionare a priori, senza comparazioni; poiché la cosa veramente sorprendente sarebbe che il suono non potesse suggerire il colore, che i colori non potessero dare l’idea di una melodia, e che il suono e il colore fossero inetti a tradurre idee; le cose essendosi sempre espresse attraverso una reciproca analogia. (Charles Baudelaire)

Suonare nei sogni

Keith Jarrett probabilmente non suonera’ piu’ in pubblico. Un ictus lo colpi’ a febbraio del 2018 e un altro a maggio dello stesso anno. A rivelarlo e’ il grande pianista jazz, interprete autorevole anche di musica classica, amatissimo in Italia, in una intervista al New York Times. “Ero paralizzato – ha detto, lasciandosi intervistare dal critico Nate Chinen al telefono mentre lui si trovava in una casa nel New Jersey – la mia parte sinistra era parzialmente paralizzata. Ero in grado di camminare servendomi di un bastone, ma c’e’ voluto troppo tempo, oltre un anno. Non so – ha aggiunto – cosa ne sara’ di me in futuro. Non sento di essere un pianista. E’ tutto cio’ che riesco a dire”. (agi.it)

Anche meno, Gianna

Per arrivare a paragonarsi a Janis Joplin – che con tutto il rispetto per la signora Nannini, appartiene davvero ad un altra categoria – bisogna avere  un’alta opinione di sé stessi. Ma toccare miti fuori portata e ai nostri tempi irraggiungibili, può indurre in qualcuno antipatia e suscettibilità. Perciò il nostro modesto, un po’ scorbutico consiglio non richiesto sarebbe il seguente: «Anche meno eh…»

Lunga vita a Bob Dylan

L’ha rifatto. Tre settimane dopo Murder Most Foul, Bob Dylan ha pubblicato un’altra canzone inedita sul suo sito — cioè ce l’ha regalata. S’intitola I Contain Multitudes, è lunga 4 minuti e 37 secondi ed è bellissima. (Sandro Veronesi)

Il coro che non c’è

Il coro che non c’è (composto da studenti di diverse Scuole Medie Superiori e Università) cantano Helplessly Hoping di Crosby, Stills & Nash, in una “versione cappella” da casa, al sicuro. Direttore del coro: Dodo Versino.