La storia siamo noi

La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere; in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati.

Antonio Gramsci, Quaderni del carcere

“Mi sono reso conto molto presto che la storia (a differenza della matematica) non  è interpretata ovunque allo stesso modo. Fu quando iniziai a frequentare le scuole elementari a Parigi, in un’epoca in cui a ogni scolaro francese si insegnava che i «nostri» antenati erano i galli. Il libro di lettura che utilizzavamo conteneva un’immagine del condottiero gallo Vercingétorix (che ispirò il personaggio  della famosa serie a fumetti Asterix, creata nel 1959) che aveva sfidato i conquistatori romani, era stato sconfitto  da Giulio Cesare nella battaglia di Alesia, tratto prigioniero a Roma, fatto sfilare per le strade e infine giustiziato. Eravamo pieni di simpatia e pietà per l’uomo in catene trascinato dietro al cocchio del malvagio conquistatore.

Un paio d’anni dopo, nel 1954, i miei genitori si trasferirono a Milano e mi ritrovai in una scuola elementare italiana. Fatto confortante, le tabelline erano le stesse, ma nelle pagine di storia del nostri sussidiario, dell’eroe gallo non era fatto menzione. Chiesi alla maestra di «Vercingétorix». Dopo un attimo di esitazione disse: «Ah, sì, Vercingetorige», aggiungendo, «uno dei tanti barbari schiacciati dalla potenza delle legioni romane di Cesare». Mi fece una certa impressione: un eroe nazionale francese era quasi sconosciuto in Italia, un paese confinante, dove si celebrava il bruto che lo aveva ridotto in catene.

Fu la migliore lezione di storia della mia vita. Da allora ho sempre guardato con sospetto alcune certezze nazionali, non per particolare merito personale, ma per esperienza di vita.” (Donald Sassoon: dal prologo di Sintomi Morbosi – Garzanti, 2019) .

Il brano La storia di Francesco De Gregori è contenuto nell’album Scacchi e tarocchi (1985)

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