Fuori dal coro

Quarantacinque anni fa, il 2 novembre del 1975, all’Idroscalo di Ostia, fu ucciso Pier Paolo Pasolini, poeta, scrittore e regista nato nel 1922. Nella sua ultima intervista concessa poche ore prima di morire, disse: “Il complotto ci fa delirare. Ci libera da tutto il peso di confrontarci da soli con la verità. Che bello se mentre siamo qui a parlare qualcuno in cantina sta facendo i piani per farci fuori. È facile, è semplice, è la resistenza”. Pasolini, come sempre, più che mai attuale.

Gli acchiappanuvole

Esiste anche un uso meno ovvio, diciamo pure anomalo, della rete, che consiste nel cercare, non solo risposte alle nostre domande, ma domande inaspettate, che possono generare altre domande, portandoci ai libri attraverso strade impreviste. Si tratta di una strategia anomala, perché invece di evitare quello che nella lingua dell’informatica si chiama, se non erro, “rumore” ( noise ), lo cerca. Ci si inoltra a tentoni nel bosco elettronico senza sapere bene che cosa si stia cercando, per essere colti di sorpresa da qualcosa che non si aspetta. Ma qual è lo scopo di una strategia così tortuosa? La risposta è semplice. Trovare quello che si cerca, punto e basta, è troppo poco. Per contrastare quest’impulso bisogna dare spazio al caso, all’imprevedibile. La ricerca può essere fatta a tutti i livelli. Non mi stanco di ripeterlo: tartufi per tutti. I tartufi sono buoni, sono rari, sono cari: tartufi per tutti. (Carlo Ginzburg)

Conformismo e merito

1) DIRITTI. Il 26 agosto 1789, ventidue giorni dopo l’abolizione dei privilegi dell’aristocrazia in Francia, venne emanata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. L’articolo 6 della dichiarazione afferma che “Tutti i cittadini, essendo…