La libertà non è una passeggiata

Le illusioni umane che Leopardi dà per scontate nella sua “Teoria del piacere” sono comprensibili e forse anche giuste; nell’illusoria equazione esistenziale la soluzione esatta però non esiste, e la libertà degli altri non può essere un’incognita, ma piuttosto un valore importante quanto la nostra.

La chiave dell’enigma

«Quante volte un uomo colpisce a sangue freddo un altro, ma potrebbe anche lasciarlo stare! La vita si copre di una superficie che s’atteggia a dover essere giusta com’è; ma sotto l’epidermide le cose spingono e urgono.» (Robert Musil – L’uomo senza qualità). Nonostante la sua inadeguatezza a stare al mondo, l’uomo troppo spesso si illude di possedere la chiave dell’ingegno altrui, del mondo intero e addirittura del sopramondo.

De lana caprina

Il comune di Castelfranco Emilia (MO) ha annunciato che nelle sue comunicazioni userà lo schwa (ə) al posto del maschile sovraesteso. Una scelta spiegata con queste parole: “Il linguaggio non è solo uno strumento per comunicare, ma anche per plasmare il modo in cui pensiamo, agiamo e viviamo le relazioni. Ecco perché abbiamo deciso di adottare un linguaggio più inclusivo: al maschile universale (“tutti”) sostituiremo la schwa (“tuttə”), una desinenza neutra”. Ma la polemica infuria.

I limiti non sono muri

Si può celebrare una funzione dichiarandone pubblicamente l’inutilità. Il 16 novembre 1872 Francesco De Sanctis tiene il discorso inaugurale dell’anno accademico dell’Università di Napoli. Ha appena ricevuto la cattedra di letteratura comparata e sta per…