Le menzogne alle quali crediamo

Ma è bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che stiamo leggendo non ci sveglia come un pugno che ci martella sul cranio, perché dunque lo leggiamo? Buon Dio, saremmo felici anche se non avessimo dei libri, e quei libri che ci rendono felici potremmo, a rigore, scriverli da noi. Ma ciò di cui abbiamo bisogno sono quei libri che ci piombano addosso come la sfortuna, che ci perturbano profondamente come la morte di qualcuno che amiamo più di noi stessi, come un suicidio. (Franz Kafka – Da una lettera a Oskar Pollak, novembre 1903)

Niente da capire

Hegel ha scritto che l’unica cosa che si impara dalla storia è che dalla storia non si impara niente. Il 2 agosto 1914 Franz Kafka scriveva nel suo diario: “Oggi la Germania ha dichiarato guerra alla Russia. Nel pomeriggio sono andato a nuotare”. La Prima guerra mondiale era cominciata. La sola cosa sicura è che l’umanità rimane una razza di bassa intelligenza e di istinti malvagi.

Il dottor Pettola

Sono così potenti gli anticorpi della nostra burocrazia da non temere nemmeno il coronavirus. Nei cento giorni trascorsi dal 22 gennaio, data della prima circolare della Salute, la bulimia di carte ha progredito con un crescendo rossiniano. Al 30 aprile si contavano 160 provvedimenti, e senza la fittissima e contraddittoria normativa regionale. Ma se è vero che il burocrate si nasconde in tutti gli angoli dei ministeri e degli uffici pubblici, in realtà, purtroppo, egli si nasconde anche in ognuno di noi, oltre che in ogni contesto, micro o macro sociale, pubblico e privato che sia. Compreso, forse soprattutto, quello familiare.

Elementare, Watson?

SHERLOCK HOLMES mi è sempre stato antipatico. Ecco, l’ho detto. Non mi ero mai domandato il motivo; forse un po’ per pigrizia, un po’ perché a dire il vero ci sono domande più importanti nella…