L’arte del romanzo

È morto lo scrittore Milan Kundera, uno dei massimi rappresentanti del romanzo della fine del Novecento. Si è spento a 94 anni ieri a Parigi, dove si era trasferito dal 1975. Aveva ottenuto la cittadinanza francese nel 1981. Era nato a Brno, il 1 aprile 1929. Il suo primo grande successo fu “Lo scherzo”, del 1967. Seguito da “Il valzer degli addii”, quindi nel 1984 dal successo planetario de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”. (ANSA)

I giardini di Adone

SOCRATE: Per l’appunto. Ora dimmi questo: l’agricoltore che ha senno pianterebbe seriamente d’estate nei giardini di Adone i semi che gli stessero a cuore e da cui volesse ricavare frutti; e gioirebbe a vederli crescere belli in otto giorni, o farebbe ciò per gioco e per la festa, quand’anche lo facesse? E riguardo invece a quelli di cui si è preso cura sul serio servendosi dell’arte dell’agricoltura e seminandoli nel luogo adatto, sarebbe contento che quanto ha seminato giungesse a compimento in otto mesi? (dal “Fedro” di Platone)

Letteratura samizdat

In epoca sovietica il samizdat rappresentò la principale modalità di diffusione di opere che non avevano passato il rigidissimo vaglio della censura e che quindi potevano circolare soltanto clandestinamente dopo essere state auto pubblicate dagli stessi autori o da chi li sosteneva.

Beati i miti? Mavalà

Come ha scritto Corrado Augias: «Beati i miti perché erediteranno la terra. Non s’era mai sentita una tale assurdità. Chi ha mai concesso qualcosa ai miti?» E Claudio Lolli nel suo magnifico “Ho visto anche degli zingari felici”, cantava: «… E’ vero che non ci capiamo, che non parliamo mai in due la stessa lingua…» Prendiamone atto. Non è la soluzione (che forse non esiste), ma almeno è un punto di partenza.