Competenze non cognitive
Nel gennaio scorso la nostra Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità una proposta di legge mirata «all’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico». Ma cosa sono queste astruse «competenze non cognitive»? Qualcuno degli oltre trecento deputati che hanno espresso il loro sì ne hanno una qualche vaga idea? Perché la scuola del dopoguerra non si era mai proposta di formare un tipo standard di persona modellata secondo specifiche decise in precedenza come se fosse una macchina.