Il giudizio del proprio tempo

Nell’arcano e indecifrabile mare della vita, qualche scrittore nuota solamente fra le sue increspature più miti e si limita ad apprezzare solo queste. Ma il palombaro, il cercatore di perle nere, preferisce le ombre e i mostri degli abissi ai raggi di sole sulla spiaggia. E una straordinaria intelligenza scientifica non esclude il connubio con una notevole idiozia spirituale.

Gabbiani e discariche

Verso coloro che vogliono dare ai parti della loro fantasia un valore educativo, nobilitante, nazionale, o salubre come l’infuso di tiglio o l’olio di oliva, io ho il dente irrimediabilmente avvelenato. (Vladimir Nabokov)

La ruota del criceto

Una delle poche caratteristiche comuni all’intero genere umano è il desiderio di piacere e felicità. Ma se il «senso comune» concepisce l’esistenza di una rassicurante «verità oggettiva» su cui fondarne la ricerca, quando parliamo di realtà, in effetti intendiamo il campione medio della miscela di un milione di realtà individuali. Perseguire un equilibrio tra la necessità dei segni, che grazie a un senso condiviso ci permettono di comunicare, e il bisogno di conoscere ciò che è davvero reale per noi stessi è quindi l’unico modo per mettere alla prova le nostre verità, speranze e illusioni.

Un pregiudizio come un altro

La nostra “cultura” dà per scontata la natura disinteressata e socievole del carattere estroverso e quella scontrosamente  asociale dell’introverso. Si può invece dimostrare che si tratta di uno dei nostri numerosi pregiudizi; nella società dell’immagine, infatti, molto spesso la maschera delle chiacchiere “social” – digitali o analogiche – nasconde una realtà molto diversa.

Superare l’inverno

Accanto al diritto di creare, il diritto di criticare è il dono più ricco che la libertà di pensiero e di parola possano offrire. (Vladimir Nabokov)

Letteratura samizdat

In epoca sovietica il samizdat rappresentò la principale modalità di diffusione di opere che non avevano passato il rigidissimo vaglio della censura e che quindi potevano circolare soltanto clandestinamente dopo essere state auto pubblicate dagli stessi autori o da chi li sosteneva.

Il candido idiota

  Tra le molte opere di Dostoevskij che adoro, la preferita è senz’altro  L’idiota. La stesura di questo romanzo fu iniziata a Ginevra nel settembre del 1867, proseguì poi a Vevey (sul lago di Ginevra), poi a Milano, e terminò nel gennaio del 1869…