Il Principe non è mica più tanto azzurro

E vissero tutti felici e contenti, fino a quando a Disneyland non giunsero due giornaliste: quale fu la loro sorpresa nell’accorgersi che il Principe baciava Biancaneve senza chiederne preventivamente il consenso! «È questo che vogliamo insegnare ai bambini?», scrissero indignate su un giornale di San Francisco le due corrispondenti Katie Dowd e Julie Tremaine. Ma per fortuna la legge parla chiaro.

Quei razzisti di Lilli e il vagabondo

Se cercate gli “Aristogatti” su Disney+, vi appare una scritta che comincia così: «Questo programma include rappresentazioni negative e/o trattamenti errati nei confronti di persone e di culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono oggi». Ogni volta bisognerebbe stare a fare le pulci ai nostri antenati? E prenderne le distanze? Che bisogno c’è? Se studiamo la storia e la letteratura è proprio per acquisire il senso della distanza e dell’alterità. Se avessimo abbastanza fiducia nella cultura, non ci sarebbe nessun bisogno di bollini rossi. Ogni avvertenza ulteriore sarebbe superflua. Si tratta, in realtà, della periodica quanto assurda ventata di idiozia “politically correct” o della sua nuovissima declinazione denominata “cancel culture”.

Indorare la pillola

Basta un poco di zucchero e la pillola va giù / la pillola va giù, la pillola va giù / Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, tutto brillerà di più… Chi…