La torre dell’ego

Nel linguaggio biblico «dare i nomi alle cose» significa diventare custodi di ciò a cui si dà il nome. Dio si affida alla creatività umana e accetta i nomi scelti dall’uomo: il Creatore vuole che ogni uomo ampli la creazione con il proprio stile irripetibile. Ciascuno di noi è chiamato a pronunciare la sua parola sul mondo e con-crearlo, partecipando alla creatività del Creatore. La diversità delle lingue nasce invece nel momento in cui, invece di «dare i nomi», l’uomo decide di «farsi un nome», cioè di crearsi e creare da solo, conquistare le cose invece di custodirle. (Alessandro D’Avenia)